Ancora voto elettronico (poi smetto, forse…)

Questo articolo affronta il problema forse di più difficile soluzione per il voto elettronico, e cioè quello dei possibili rapporti fra i diversi ruoli che, se indipendenti, nel complesso dovrebbero garantire la correttezza dei sistemi e delle operazioni di voto. Mentre in un modello le collusioni sono gestite come semplici ipotesi (“non più di due soggetti…”) nella realtà le cose sono più complicate, e assai meno definite. ad esempio, non è assolutamente detto che le persone citate nell’articolo abbiano materialmente agito in modo da falsare le elezioni (il che è ben diverso dall’agire per favorire un’azienda). Magari però l’hanno fatto, o la loro attività ha favorito qualcun altro che l’ha fatto. Magari le elezioni sono state in qualche caso falsate (dopo le ultime presidenziali USA c’è stata una lunga coda di polemiche sui risultati ad esempio in Florida), o magari no; il solo sospetto che sia stato possibile è un danno non da poco per la democrazia.

Ed ora torniamo in Italia, e chiediamoci se qui da noi intrecci fra politica, aziende fornitrici e organismi di controllo sarebbero possibili… 😉 Non dimentichiamoci che la posta in palio può essere vincere le elezioni quando altrimenti sarebbero perse.

Torniamo poi alle ultime elezioni politiche italiane, ai dubbi sollevati ad un certo punto, e a come questi dubbi sono stati affrontati. Descrivendo le modalità di trasmissione dei conteggi dalle sezioni e le modalità con cui sono state calcolate le somme complessive, i cittadini sono stati tranquillizzati su di una ragionevole regolarità delle operazioni di conteggio. Questa stessa operazione non sarebbe certamente stata possibile se il conteggio fosse stato automatizzato, perché i cittadini non avrebbero potuto realmente “comprendere” cosa era successo, corretto o scorretto che fosse. Né si sarebbero fugati i sospetti se fosse poi saltata fuori qualche ambiguità simile a quelle rilevate negli USA. Questo perché, naturalmente, in un processo del mondo reale, critico come quello del voto, giocano molti altri fattori oltre alla procedura utilizzata, e l’adeguatezza di una procedura non può essere ridotto alla correttezza di un modello matematico. Correttezza e modello che, oltretutto, sono ancora da trovare.

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