Parlamentarie e sicurezza

Leggo in questi giorni delle “primarie” interne al Movimento 5 Stelle. I commenti sono i più vari, ma vorrei fare qualche considerazione assolutamente non politica, ma tecnica. E parto dalla conclusione, che per chi segue questo blog non sarà una sorpresa: le votazioni online sono un’ottima cosa per quei casi in cui l’interesse a imbrogliare è tanto basso da essere abbondantemente superato dai vantaggi di partecipazione. Ad esempio, è ottimo per le associazioni culturali. Ma non appena anche solo il sospetto della possibilità di brogli è significativo, la votazione online mostra tutti i suoi limiti. Non mi ripeto su tutte le questioni tecniche, che ho già discusso tante volte, mi limito a riassumere alcune considerazioni.

Il voto da remoto non offre nessuna garanzia rispetto al controllo e alla coercizione. Addirittura, ricordo di aver letto di un liceo in US in cui i genitori controllavano chi i figli votassero (online) per il consiglio studentesco.

Il voto elettronico non offre garanzie reali rispetto a “modifiche” degli apparati o dei programmi che permettano di modificare i risultati. Non mi ripeto, chi vuole approfondire può leggere i post precedenti sull’argomento, ma il voto elettronico al seggio viene ormai abbandonato da tanti paesi proprio per motivi di sicurezza, figuriamoci quello da remoto. Su questo c’è una considerazione importante: anche se fosse possibile avere delle garanzie, sarebbero verificabili solo da tecnici informatici specializzati nel campo della sicurezza (io, ad esempio). Questo vuole dire che l’elettore/candidato, che attualmente può partecipare al processo di verifica facendosi nominare rappresentante di lista, delegherebbe tutto il suo potere di controllo a noi tecnici: quello che gli raccontiamo, lui deve credere.

In ogni caso, offrire delle garanzie seppur minime richiederebbe un processo molto più complesso e costoso di quello che leggo riguardo alle Parlamentarie…

In caso si sospettino brogli, e ricordo i sospetti di brogli alle politiche di qualche anno fa, sarebbe molto difficile fugare i dubbi, perché non ci sarebbe niente da ricontare. L’uso del voto elettronico al seggio si sta infatti orientando sempre più verso il voto verificabile mediante la stampa di una scheda cartacea, ma è praticabile solo al seggio. Il solo fatto che sia difficile fugare i sospetti di brogli secondo me indebolisce la democrazia.

Quindi, come ultima considerazione: il web e Internet sono ottimi per molte cose: fa male chi li sottovaluta, ma si illude chi pensa che ci si possa fare tutto.

 

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One Response to Parlamentarie e sicurezza

  1. Giuseppe says:

    Pienamente d’accordo! Ho avuto la fortuna di seguire le tue lezioni sul voto elettronico..un bagaglio prezioso che mi porto dietro 🙂

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