Sempre a proposito di problemi con il voto elettronico

Mi viene in mente un documentario che ho visto un po’ di tempo fa. Uno di quei documentari stile Discovery Channel, sulla costruzione di un casinò a Las Vegas che doveva rappresentare Venezia, con tanto di canali e gondole. Stavano costruendo il piano interrato, sopra al quale secondo il progetto sarebbero poi passati i canali con l’acqua. Il commentatore dice (più o meno): “il seminterrato è quasi pronto, ma i progettisti devono ancora risolvere un problema: sopra questo solaio dovranno essere versate parecchie tonnellate d’acqua: la struttura è stata progettata per sopportare il carico, ma l’acqua eserciterebbe una forte pressione che potrebbe causare delle infiltrazioni. Alla fine trovano una soluzione, appena in tempo: faranno così e così…”. Quando l’ho visto, ho pensato: non è possibile che arrivino a questo punto senza aver già deciso come risolvere un problema così ovvio, e poi come possono avergli approvato il progetto? Lì per lì ho pensato che fosse un trucco del documentario per aggiungere un po’ di suspance a una cosa noiosa come la costruzione di un seminterrato.

Il documentario mi è tornato in mente ripensando a questo articolo sui problemi di voto in Ohio. L’articolo dice (tanto per cambiare) che ci sono stati grossi problemi, e che non si sa se si potranno risolvere in tempo per le prossime elezioni: “The findings have ominous national implications. Cuyahoga County could play an important role in deciding two races in next week’s election that will help decide which party controls the Senate and House. But one of the reports concluded that problems in the county were so extensive that meaningful improvements likely could not be achieved before that election, or even before the 2008 presidential election.” Solo che qui non c’è la suspance del documentario: negli Stati Uniti stanno già usando quasi ovunque il voto elettronico, introdotto di corsa al costo di centinaia di milioni di dollari per “risolvere i problemi’ delle elezioni del 2000, salvo poi accorgersi in corso d’opera che forse il sistema non è così semplice da far funzionare e che forse buona parte di quei soldi sono buttati. Meno male che la sicurezza deve essere affrontata dall’inizio in fase di progettazione: qui l’impressione è che abbiano abbozzato la definizione dei requisiti, abbiano completamente satlato la progettazione e siano passati direttamente all’appalto. In confronto alla gestione del voto elettronico, i progettisti del casinò a Los Angeles si erano mossi con i piedi di piombo: almeno avevano prima progettato la struttura perché reggesse il carico.

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One Response to Sempre a proposito di problemi con il voto elettronico

  1. misi says:

    Claudio, non so se e come hanno risolto il problema, ma il venetian (l’hotel di cui parli( é un’attrazione di vegas da poco prima del 2000.. con tanto di gondole e gente che (a pagamento, ovviamente) ci si fa il giro sopra..

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